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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Anche noi pacifisti abbiamo rimosso il problema Libia

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E' di un ' ora fa la notizia data dal Viminale che un gruppo di migranti ha dirottato un mercantile che li stava riportando in Libia. Dirottare con la forza una nave che ti ha soccorso è un atto di pirateria, ma si può condannare chi reagisce perché viene riportato in un paese che non rispetta i diritti umani per gli stranieri che transitano dal suo territorio, rischiando violenze e torture ? Il problema è che l' Italia con il governo Pd e con il governo M5S-Lega ha invece fatto accordi con la Libia e considera lo stato libico, nella sostanza inesistente, un interlocutore affidabile. Ma nei campi profughi in Libia gli stranieri talvolta subiscono trattamenti disumani e torture. Però anche tutti noi, che ci consideriamo pacifisti, abbiamo rimosso il problema Libia, dove l' Eni prosegue i suoi affari, dove l' Italia ha bombardato senza che ci fosse un' opposizione visibile nel paese, e nei nostri ambienti c'è chi continua ad essere indulgent...

La domanda di petrolio nei paesi OCSE ha raggiunto il suo picco massimo nel 2007. La domanda globale vedrà presto un calo nei trasporti e reggerà solo per il petrolchimico.

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Dopo lo sciopero globale per il clima del 15 marzo e prima della manifestazione nazionale, contro le grandi opere inutili e per il clima, che si terrà a Roma sabato 23 marzo, segnalo un dato certo e tre previsioni che possono meglio orientare tutti coloro che in queste settimane, e soprattutto nelle prossime, si mobiliteranno contro il cambiamento climatico. Si tratta di tendenze di fondo che quasi tutti gli osservatori danno per scontate, ma che non sono affatto banali e provocheranno un grande mutamento nel settore energetico a tutti i livelli. Come è noto il principale nemico del clima è il consumo di energia di fonte fossile, in primo luogo di petrolio. IL DATO CERTO è che nei paesi OCSE la domanda di petrolio non ha più raggiunto il livello che aveva nel 2007, prima della crisi finanziaria. I paesi OCSE sono quasi tutti i paesi paesi industrializzati. USA, UE, Canada, Australia, Giappone, Corea, e un' altra ventina di paesi. Inoltre nel complesso i dati che vi se...

Sauditi e Scala: la solita polemica politica o imbarazzante irregolarità ?

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La vicenda L’ Arabia saudita sarebbe stata interessata ad entrare tra i fondatori permanenti del Teatro la Scala di Milano. I fondatori della Scala sono: le istituzioni pubbliche, la Camera di Commercio di Milano e nove società private: tre banche lombarde, Eni, Enel, Pirelli, Mapei, Fininvest, Generali. La presenza tra i fondatori da diritto a un posto nel Consiglio di Amministrazione del Teatro. I contatti avvengono direttamente tra il Sovrintendente della Scala Pereira e il principe Badr, ministro della cultura dell’ Arabia saudita, presente alla prima della Scala il 7 dicembre 2018. Pereira afferma di aver informato i membri del CdA della richiesta saudita. De Scalzi, presidente dell’ Eni, avrebbe suggerito di fare entrare tra i fondatori la Saudi Aramco, l’ impresa petrolifera statale. Qualcuno avrebbe preferito un soggetto istituzionale, quindi il ministero della cultura saudita. Il candidato alla presenza nel CdA sembra comunque essere sempre il princi...