mercoledì 21 giugno 2017

Spia rossa accesa per la domanda globale di petrolio. Il dato USA sulle scorte di benzina


Anche le statistiche di oggi sulle riserve di petrolio e derivati USA ci diranno
che sono aumentate le scorte di benzina, l' API ha già segnalato in una sua nota di ieri questa tendenza. Il periodo estivo è il momento in cui si verifica il maggior consumo di benzina negli Stati Uniti, ma in questo momento le scorte stanno salendo invece di scendere, e sono ai massimi da 27 anni a questa parte. Ormai è un dato strutturale ed infatti le quotazioni del greggio stanno crollando.
Continuiamo a seguire questo dato che potrebbe essere il segnale decisivo della accelerazione della transizione energetica.

Marco

Dalla lettura dei futures sui principali indici europei si prospetta un avvio in ribasso per le borse continentali in scia alla chiusura in rosso di Wall Street e alle performance deludenti dei listini asiatici.
Gli indici americani hanno tentato un nuovo allungo in avvio, con l’ennesimo record storico del Dow Jones, ma si sono dovuti piegare al nuovo crollo del petrolio. Il Wti è infatti tornato sotto quota 43 dollari al barile per la prima volta da novembre 2016, appesantendo i listini azionari che hanno chiuso sui minimi intraday con perdite fra lo 0,3% del Dow Jones e l’1,1% del Russell 2000.
Arretrano in mattinata anche le Borse orientali, rintracciando dai massimi degli ultimi due anni realizzati nella seduta precedente, condizionate anche dalle tensioni militari tra Russa e Stati Uniti in Medio Oriente.
Fra le materie prime restano deboli le quotazioni del petrolio con il Wti a 43,4 dollari, poco distante dalla chiusura di ieri a 43,5 dollari. Nel pomeriggio verranno diffusi i dati settimanali dell’Eia sulle scorte americane, mentre l’Api ha stimato un calo delle riserve di greggio ma un incremento degli stock di benzina e distillati.



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