domenica 27 agosto 2017

Barcellona: "Felipe, quien quiere la paz no trafica con armas"

Nell'enorme striscione azzurro, il colore dell' indipendenza catalana, "Felip, i govern espanyol complices dei comerç d' armes"

Fischi per il re Filippo VI e per il premier Rajoy. La contestazione è arrivata soprattutto dai moltissimi sostenitori dell' indipendenza della Catalogna. Ma molte sono state anche le contestazioni per i rapporti della Spagna e della famiglia reale con l' Arabia saudita. "Vogliamo la pace, non vendere armi" era il tema ricorrente di molti cartelli. 

Non so in Italia quanto arriverà di questa parte della contestazione. Segnalo l' episodio in attesa di conoscere meglio quanto sia diffusa la protesta in Spagna contro le guerre del Medio Oriente e la vendita di armi ai sauditi e di vedere se ci sarà un eco di questo nel nostro paese. 
Intanto su Rainew24 i commenti a caldo ne hanno parlato diffusamente. Sul Manifesto troviamo:
" Chi vuole la pace non traffica con le armi" dicevano molti cartelli che ricordavano gli stretti vincoli della casa reale spagnola con la monarchia saudita. "Vogliamo la pace, non vendere armi" "la migliore risposta è la pace", dicevano altri  fra i moltissimi." "Alcune centinaia (per El Pais 3.000 n.d.r.) di manifestanti critici  in un raduno alternativo ...secondo le Ong organizzatrici il governo spagnolo e il re promuovono la guerra, la non accoglienza dei rifugiati, la mancanza di diritti umani e la chiusura delle frontiere"

Di seguito stralci dalla cronaca del corteo pubblicata sul sito di El Pais:

"Los lemas de los carteles más vistos durante el recorrido, repartidos por entidades independentistas y de colectivos pacifistas, ofrecían mensajes como “Felipe, quien quiere la paz no trafica con armas”, “Mariano, queremos paz, no vender armas” y “Vuestras políticas, nuestros muertos”. Gran parte de los sectores críticos con la presencia del jefe de Estado se reunieron en una concentración paralela que la CUP y otros colectivos de la izquierda alternativa convocaron dos horas antes de dar inicio la manifestación oficial. Las cerca de 3.000 personas que se reunieron en esta marcha alternativa se fusionaron luego con la otra manifestación….
…... Ya la llegada de los representantes del Ejecutivo español fue recibida con sonoras pitadas y gritos a favor de la independencia. Los silbidos contra el Rey y Rajoy se repetían cada vez que las pantallas gigantes a lo largo del paseo de Gracia mostraban su imagen.
 Héctor Fernández, un barcelonés que asistió con su hija y su mujer a la protesta, se desgañitaba en gritos contra el Rey. Fernández justificó su rechazo porque “el Rey no puede venir a una manifestación pacifista y vender armas a Arabia Saudí”.

El hombre añadió, repitiendo informaciones aparecidas en medios digitales independentistas, que “el Gobierno español ocultó información sobre los terroristas a los Mossos d’Esquadra y no permite que estos se refuercen”. Cerca de él, otro padre de familia apuntaba que es “puñetera hipocresía que sea esta la primera manifestación a la que acude el Rey”.

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