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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

La solidarietà alla resistenza al golpe strisciante in Venezuela deve rilanciare anche il Socialismo del XXI° secolo.

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Nell’ ottobre 2018, in un articolo sul quotidiano il manifesto, Tonino Perna scriveva sui motivi che avevano portato al “fallimento” del Socialismo del XXI secolo nell’ America latina. Attribuiva il presunto fallimento al mancato cambiamento del sistema di sviluppo. Non trovo appropriato usare la parola fallimento per il Socialismo del XXI secolo. Nel commercio chi fallisce non ha una seconda possibilità e considero invece quello che è stato fatto in America Latina negli ultimi anni un passaggio fondamentale per il socialismo futuro, soprattutto per la parte del XXI secolo che ancora rimane. Utilizzo però la descrizione del socialismo del XXI secolo che ha fatto Tonino Perna nel suo articolo per lanciare un concetto. “ La solidarietà alla resistenza venezuelana che si oppone al golpe strisciante statunitense contro il governo socialista, dovrebbe servire anche a rilanciare il Socialismo del XXI secolo “ Di seguito riporto quindi la definizione di Socialismo del...

Libia, suggerita da Macron l' offensiva di Haftnar per sbloccare la produzione dell' enorme giacimento Sharara ?

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Dalla lettura di articoli che appaiono attendibili ho ricostruito in questo modo la situazione attuale nel Fezzan, nel sud della Libia: “ Il giacimento Sharara produce 300 mila b/g, tutta la Libia nel 2010 produceva 1.5/1.7 milioni b/g. Da due mesi la produzione del Sharara, circa un terzo della produzione attuale e un quinto della produzione prima della guerra, è ferma perché a dicembre gli impianti sono stati occupati da una milizia locale. Alì Kunna, nobile tuareg ex alleato di Gheddafi nominato da Sarraj a capo delle forze militari del Sud delle Libia era arrivato in zona per andare ad ispezionare il campo petrolifero di Sharara, e sbloccare la situazione ed allora ecco intervenire Haftnar che dichiara di aver ora i pozzi sotto controllo. Il giacimento Sharara è “ gestito dalla società Akakus, joint-venture tra la Noc – la compagnia petrolifera nazionale controllata dal governo di Fayez Al Sarraj, principale interlocutore dell’Italia – la spagnola Repsol,...

Venti di guerra. Da lunedì 11 febbraio, una settimana cruciale per il Venezuela

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Sabato 9 febbraio ore 9.00  Ansa Guaidò non esclude intervento militare Juan Guaidò, il presidente dell'Assemblea Nazionale venezuelana che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, non ha voluto escludere la possibilità di una sua richiesta di intervento armato per risolvere la crisi istituzionale a Caracas.In una intervista alla Afp, interrogato sulla possibilità che, in quanto presidente ad interim, autorizzasse un intervento militare, Guaidò ha risposto: "Noi faremo tutto il possibile. Questo è ovviamente un tema molto polemico, ma facendo uso della nostra sovranità, nell'esercizio delle nostre competenze, faremo il necessario". Guaidò ha preannunciato per martedì una mobilitazione generale Intanto in Italia Lunedì Salvini incontra al Viminale  una delegazione dell' opposizione venezuelana fedele a Guadò. Martedì dibattito con voto alla Camera e al Senato Martedì manifesterà anche l' Italia solidale con il governo chavista ...

"Venezuela, un altro golpe è probabile"- R.Heinberg, 2003 in "La festa è finita. La scomparsa del petrolio, le nuove guerre"

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Richard Heinberg, 2003, "La festa è finita".La scomparsa del petrolio, le nuove guerre, il futuro dell' energia. "Se Chavez terrà fede ai suoi principi sostanzialmente di sinistra, gli Stati Uniti quasi certamente faranno in modo che l' economia venezuelana soffra, e con buona probabilità cercheranno altri modi per riaffermare il controllo sulla ricchezza petrolifera del Venezuela. Un altro tentativo di golpe è altamente probabile." La pagina che potete leggere di seguito è tratta da "La festa è finita" di Richard Heinberg. Il sottotitolo è "La scomparsa del petrolio, le nuove guerre, il futuro dell' energia". Il libro è del 2003, guarda caso anno dell' invasione dell' Iraq da parte di USA e Gran Bretagna, pubblicato in Italia nel 2004. In realtà l' evoluzione dell' industria petrolifera non sta andando nella direzione prevista dai teorici del picco del petrolio, nonostante che il picco di produzione sia ...

Mario Tronti e la "sinistra dei benestanti"

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Mario Tronti è un filosofo noto a sinistra per essere stato uno dei fondatori dell’ operaismo. Una corrente politica che ha avuto esponenti oggi molto conosciuti, come Cacciari, Asor Rosa, Toni Negri, Nanni Balestrini, ed altri meno. Nomi noti e no hanno poi preso le strade più diverse. E il percorso di Mario Tronti ha toccato PCI, Pds, Pd. Insomma un percorso molto moderato. Tronti è stato senatore fino alla legislatura terminata a inizio 2018. L’ ex senatore Pd è comunque uno dei teorici più citati quando si parla dell’ operaismo, forse, oltre che per i meriti culturali, per la sua definizione “Classe operaia rude razza pagana” che salta fuori ogni volta che viene scritto qualcosa sull’ operaismo. Oggi in una intervista a Repubblica ha toccato però un punto chiave della crisi della sinistra italiana “la sinistra dei benestanti che ha perduto il suo popolo”. In questa frase è sbagliato solo il termine “suo”, ma è verissimo che la sinistra oggi è votata da ceti soc...

Moltissimi cattolici italiani, senza saperlo, lavorano ad una guerra in Venezuela

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Anche Famiglia Cristiana si schiera in un articolo pubblicato da pochi minuti a fianco di Guaidò, mentre nell' home page c'è Bergoglio in visita negli Emirati e si accenna a San Francesco. I cattolici italiani e venezuelani, a differenza di Bergoglio, appoggiano Guaidò, non sapendo, a parte qualche peccatore consapevole, che si schierano per un bagno di sangue. Le opzioni in Venezuela sono due, o un dialogo difficile tra forze contrapposte, o una guerra civile. Una guerra civile è di per sè una sciagura, ma sappiamo anche che le guerre civili fanno presto a diventare conflitti allargati dove intervengo con combattenti, armi e contributi vari, anche attori residenti fuori dai confini del paese interessato. Tutti i principali attori della crisi venezuelana, parlano di guerra, anche se negli articoli la parola "guerra" al momento arriva raramente sui titoli. Ne parla Trump, ha fatto un accenno Maduro, ed è l' opzione che l' opposizione venezuelana si a...