giovedì 14 gennaio 2021

Una collaborazione tra Centro Gandhi Pisa e il giornale online Ildialogo,org . Alcuni ricordi per augurare buon lavoro

 


Vedo con molta simpatia la collaborazione ufficiale tra il Centro Gandhi onlus e il Dialogo.org.

Il Centro Gandhi, soprattutto con Rocco Altieri ma anche con altri che ho incontrato frequentando la Onlus pisana, mi ha introdotto alla cultura della nonviolenza con la competenza che conoscete e con grande ospitalità. Li ho conosciuti nel 2001 e abitavo all' Isola d' Elba. Qualche volta ho fatto tre ore di viaggio nel pomeriggio per incontri che si tenevano la sera e la mattina successiva ripartivo da Pisa alle 4 per aprire all' Elba il negozio alle 9.00.

Il Dialogo.org ha invece dato sostegno a campagne pacifiste a cui ho partecipato, saltuariamente o con grande coinvolgimento.

Nel 2007, dopo il famoso voto sulle missioni militari che per l' astensione di Ferdinando Rossi e Turigliatto provocò una crisi del governo Prodi, ildialogo.org ospitò un appello da cui nacque la rete Semprecontrolaguerra. I pilastri erano il gruppo di Firenze e quello romano dove il riferimento principale era Nella Ginatempo. Qui la convocazione del primo incontro a cui ho partecipato, il Marco tra i primi firmatari dell' appello comunque non sono io, quasi sicuramente è Marco Sodi di Firenze. 

https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/noguerra/notizie/incontrofirenze23022007.htm


Nel 2007 la rete Semprecontrolaguerra, insieme alla rete Disarmiamoli, al Partito Umanista, ai Cobas, fu protagonista di molte iniziative pacifiste che ebbero il loro massimo successo nel giugno, in occasione della visita di Bush a Roma. Quel giorno 100.000 persone manifestarono per le strade di Roma, convocate da Semprecontrolaguerra, Disarmiamoli, Cobas, partito Umanista, e i piccoli partiti PCL e Sinistra Critica che erano appena nati dopo scissioni da Rifondazione Comunista. Nello stesso momento l' associazionismo di centrosinistra che sosteneva il governo Prodi, erano presenti anche Un Ponte per..., Rifondazione, Arci, CGIL, faceva un presidio nella grande Piazza del Popolo con meno di mille presenti.

Dal 2011 abito a Roma, e Giovanni Sarubbi con ilDialogo.org ha sempre appoggiato le iniziative della piccola rete No War Roma, che ho frequentato, con più o meno assiduità, fino allo scoppio della pandemia. Iniziative che, nonostante il numero limitato di partecipanti, una decina gli attivisti romani, altri amici sparsi tra Napoli, Milano e il resto della penisola, hanno spesso infastidito, soprattutto per merito di Marinella Correggia, che alla passione che avevamo tutti, unisce capacità e competenze fuori dal comune.

Una attivista della rete No War, M.C.,nel 2013 prova invano a spiegare a Kerry, segretario di stato USA, che NATO e petromonarchie nel tentativo, ancora non riuscito, di sconfiggere la Siria, stanno preparando il terrore globale dell' Isis, che a quel momento operava solo in quel paese. Il Califfato fu proclamato poi nel 2014, con territori in Siria e Iraq.


Giovanni Sarubbi  non l' ho mai incontrato di persona in queste occasioni ma è sempre stato presente nelle discussioni email e qualche volta si è collegato online a dibattiti che erano organizzati a Roma. 

Insomma l' incontro, webinar, di sabato 16 gennaio, con protagonisti Centro Gandhi e ildialogo.org,  mette insieme tre momenti diversi di attività contro la guerra che mi hanno visto presente e che ricordo positivamente.

Auguro quindi a tutti un buon lavoro, e soprattutto mi auguro che sia l' inizio di qualcosa che continuerà anche nel prossimo futuro. Io sono sempre stato sicuro, anche negli ultimi difficili anni, che potenzialmente il movimento pacifista italiano avrebbe potuto tornare ad essere molto forte. Nella realtà non siamo riusciti a rilanciarlo. Lo spartiacque, ne sono certo, è stato il governo Prodi 2006-2008. Ma il movimento poteva essere forte, incisivo e indipendente, anche dopo quel momento, anche senza il sostegno di un forte e pacifista Partito della Rifondazione Comunista.

Non ci siamo riusciti dicevo, ma non è detto però che non riusciremo, naturalmente coinvolgendo generazioni nuove, nel prossimo futuro.

Provarci è giusto, e nei libri e negli articoli di Tolstoi, Capitini, M.Gandhi, troverete molti motivi razionali per farlo. E la cosa migliore per orientarsi e non perdersi nella lettura molto vasta dei classici della nonviolenza è farsi consigliare dal Centro Gandhi.


Marco

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